Notizia che ha destato scalpore parte dal Comune di Fidenza (PR) in Emilia-Romagna il cui Consiglio Comunale ha approvato il 17 febbraio 2022 il NUOVO REGOLAMENTO UNICO COMUNALE IN MATERIA DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (E.R.P.)
Ma se andiamo a scavare troviamo altri enti che hanno deliberato e istituito le carte a punti per poter mantenere il diritto alla casa popolare, come l’Unione Pedemontana Parmense con l’approvazione di un nuovo regolamento addirittura a dicembre 2018, riportato anche dai giornali online locali.
Anche ITEA (provincia di Trento) ha modificato il Regolamento delle Affittanze dal 1° gennaio 2022 introduceva la Carta a punti dell’inquilino.
Dulcis in fundo si accoda anche la Regione Umbria che il 9 novembre 2021 integra alla l.r. 23/2003 istituisce anche li la Carta dell’inquilino, anche questo riportato da testate locali online (Umbria24, PerugiaToday)
Questo tipo di regolamenti alimenta la delazione, che tanto è stata sbandierata dai media durante il confinamento, quasi come fosse un allenamento per una nuova impostazione della società , basato su premi, punizioni e controllori. Ma chi decide chi premiare e chi punire? Chi decide la veridicità delle segnalazioni fatte dei vicini in una dinamica condominiale che molte volte può essere complicata? Come non far degenerare il diritto alla casa popolare in un gioco a punti?
In questo clima da Grande Fratello non c’è spazio per i rapporti umani e per la mediazione, continuando a trattare la popolazione come infanti incapaci di intendere.
Chi rimane senza punti rimane senza casa, mentre chi per tre anni è stato ubbidiente vengono dati 5 punti in più, come anche per chi “attiva meccanismi riparatori alternativi” ed “è facoltà del Comune riconoscere ulteriori punti agli assegnatari che attivano comportamenti virtuosi nell’ambito di specifici progetti in favore della comunità condominiale”.
La tabella dei divieti e degli obblighi è molto lunga e a tratti tragicomica.
Tra i divieti: detenere nell’alloggio o nella sue pertinenze e spazi accessori animali che arrechino disturbo o danno; utilizzare barbecue o griglie sul balcone; posizionare sui pianerottoli e lungo le scale vasi per fiori e piante; depositare nei luoghi e spazi di uso comune biciclette anche per breve tempo; lasciare aperti cancelli e accessi di uso comune, compreso il portone principale d’accesso all’androne dello stabile; distribuire cibo alle popolazioni libere di colombi e volatili in genere.
Tra gli obblighi: verificare che, dopo l’uso, i rubinetti dell’acqua e del gas siano chiusi; consentire al personale incaricato dal Comune o dall’Ente gestore la visita dell’alloggio e degli spazi accessori, al fine di verificarne lo stato di conduzione; provvedere alle riparazioni nonché alle manutenzioni ordinarie degli spazi comuni e alla loro pulizia; rispettare le regole della civile convivenza, evitando schiamazzi ed urla, limitando le occasioni di conflittualità fra condomini assegnatari e verso terzi; utilizzare gli appositi spazi o le bacheche per l’affissione di comunicazioni di interesse comune; segnalare tempestivamente all’Ente gestore tutte quelle situazioni di pericolo o di danno temuto.
Inquietante è l’inclusione dei comportamenti di bambini: condurre un’adeguata vigilanza sui minori, in particolare da coloro che esercitano la potestà o la tutela, al fine di impedire che il loro comportamento possa recare disturbo o danno alle cose e alle persone. I minori dovranno servirsi per i loro giochi degli spazi a ciò destinati, ove esistenti (ad esclusione di scale, pianerottoli, corridoi) nel rispetto degli orari dedicati al riposo dalle ore 14:00 alle ore 16:00 e dalle ore 23:00 alle ore 07:00, salvo diversa prescrizione dei singoli regolamenti dei condomini.
Puoi dimenticarti la privacy, la libertà e i diritti. Presto vivremo tutti in Cina, soprattutto ora che esiste una schedatura massiva detta green pass.