Di Glauco Benigni
Perché bisogna ancora utilizzare miliardi di parole per esprimere una cosa semplice e condivisa dalla maggioranza? “Non uccidere!” è uno dei 10 principi biblici relativi all’etica e al culto, sia nell’ebraismo che nel cristianesimo, rivelati a Mosè sul monte Sinai, ovvero un valore fondante dei paesi aderenti alla NATO. Papa Bergoglio lo ricorda ogni volta che può, ma i guerrieri preferiscono ascoltare i grandi commercianti e adottare le loro cosiddette “identità valoriali”: il profitto, lo sfruttamento, l’arroganza colonialista.
Perché i media, gestiti da lacchè per conto delle élites, giustificano la guerra fino ad esaltarla e intervistano e pubblicano commenti di migliaia di buffoni che mascherano l’orrore con frasi fritte e rifritte, travestite da esigenze politiche o militari?
Perché “alti rappresentanti” di interessi occulti sostengono fesserie del tipo: “economia di guerra”; “domanda di armamenti”; attacchi difensivi, etc… fino all’iperbolica e assurda affermazione.. “vuoi la pace prepara la guerra”?
Purtroppo la risposta è palese: la guerra serve per mantenere in piedi il progetto di governo mondiale delle élites occidentali. E basta! Questa affermazione non ha neanche bisogno di essere spiegata e storicizzata, tanto è evidente agli occhi di chiunque conosca il significato profondo di parole come pace, giustizia e onestà.
Le eventuali guerre contemporanee non dovrebbero certo combattersi per ottenere qualche chilometro quadrato in più, a rischio di innescare un conflitto nucleare. È ovvio che dietro al Donbash, alla Palestina e/o a Taiwan ci sono questioni legate a confronti storici tra potenze globali mai risolte. È ovvio che non c’è un aggressore e un aggredito, ma soggetti che si confrontano da decenni, se non da secoli, con colpi bassi, accelerazioni e responsabilità da ambo le parti. La questione dominante è l’egemonia: ormai prevalentemente commerciale, dalla quale dipendono le altre egemonie. Nessuna grande nazione ha bisogno di altri esseri umani da gestire e da sfamare in cambio di forza lavoro, ma eventualmente vorrebbe acquisire più risorse energetiche, controllare vie commerciali o stabilire supremazie digitali. Però tali questioni, da quando ci sono l’ONU, l’OMC, Organizzazione Mondiale del Commercio e il G20, non si devono e non si possono più risolvere con le guerre ma nelle assemblee o ai tavoli della diplomazia. (Il 26.3 il Consiglio di Sicurezza ONU ha deciso per il cessate il fuoco ma la risoluzione non è stata accettata da Israele) Chi pensa ancora di farsi giustizia con cannoni e razzi è giurassico, pericoloso per la vita sulla Terra e fondamentalmente malato.
“Bisogna produrre più munizioni”… “ci vuole più ‘difesa’”… “mettiamo in circolazione Eurobonds per finanziare queste attività”… “se l’America ci abbandona, ma anche se non ci abbandona, l’Europa deve rafforzare la propria difesa perché è circondata da nemici”… “usiamo i depositi bancari dei russi in Europa per finanziare l’Ucraina”, etc… sono tutte affermazioni che si fondano su visioni che usano la paura per convincere le popolazioni giustamente contrarie alla guerra.
Mentre l’affermazione : “ La NATO vuole circondare la Russia per neutralizzarla” ha una alta caratura di verità e non è da sottovalutare, l’altra affermazione : “la Russia vuole estendere l’Operazione Speciale al di là dell’Ukraina e invadere le nazioni europee a lei confinanti” è veramente improbabile e appare quale alibi paranoico dei Boss europei o peggio ancora quale visione strumentale dei Falchi del Pentagono che, nella previsione di un eventuale conflitto tra Europa e Russia, prenderebbero due piccioni con una fava e realizzerebbero l’antico sogno che fu dell’Impero Britannico : un’Eurasia debole e dipendente.
In Medio Oriente invece convivono due visione paranoiche contrapposte :
1) “Hamas vuole distruggere Israele”; “ Israele vuole tutta la Palestina”. L’effetto finale, per il momento, è che noi italiani, in deroga a quanto sancito nella Costituzione, invece di chiedere ad Israele di interrompere il genocidio in modo che gli Houti la smettano di sparare sulle navi in transito, mandiamo le nostre navi in Mar Rosso e ci esponiamo ogni giorno ad una inutile e assurda escalation.
Ebbene, le affermazioni bellicose menzionate sopra, le scelte e le mosse aggressive sono ispirate tutte da una minoranza di cosiddetti umani, gran parte dei quali neanche eletti dai propri popoli, che incarnano uno spirito malato da sempre, dimentico e incapace di visioni pacifiche.
È ormai evidente: ‘Il timone della Storia in Occidente è nelle mani di psicopatici’, lo affermano diversi psichiatri. Ma stavolta non è una battuta. Non è un’iperbole per dire che non sono bravi né onesti quei politici, quei mercanti o quei militari che gestiscono attualmente il potere. Le definizioni della tradizione, usate dai media e dal linguaggio diplomatico per giustificare la ferocia e il sadismo dei potenti, sono state coniate, soprattutto grazie all’alibi della difesa, per rassicurare; e sono presenti nel linguaggio da secoli per giustificare l’orrore della guerra. Oggi però la scena è profondamente cambiata.
Esistono le sedi e gli strumenti per il dialogo e le mediazioni. Perché gli uomini e le donne al potere non le usano? Sono ‘strani’?
Lo storico francese Laurent Guyenot li definisce ‘affetti da psicopatia collettiva’ e precisa: ‘Il tratto più caratteristico dello psicopatico è la completa assenza di empatia e, di conseguenza, di inibizione morale nel far male agli altri, unita alla sete di potere. La psicopatia condivide anche alcuni tratti con il narcisismo: gli psicopatici hanno una visione grandiosa della propria importanza. Secondo loro hanno diritto a qualsiasi cosa perché si ritengono persone eccezionali. Non sbagliano mai e i fallimenti sono sempre colpa degli altri.
La verità non ha alcun valore per lo psicopatico; la verità è ciò che fa comodo in un dato momento. È un bugiardo patologico, ma non se ne rende conto. Per lui mentire è così naturale che il problema della sua ‘sincerità’ è quasi irrilevante: lo psicopatico batte anche la macchina della verità.
“Pensateci bene: non vi sembra che molti di coloro che sono ai vertici degli Stati, dei Governi e delle Istituzioni Internazionali corrispondano in massima parte alle definizioni che Guyenot dà degli psicopatici?
Se li guardate bene, in TV o nelle web clip che circolano, noterete che la mancanza estesa di empatia e rimorso è evidente in loro. Come farebbero a dormire avendo piena coscienza che quanto hanno detto o fatto il giorno prima ha causato la morte di migliaia di innocenti? E inoltre: come suggerito, in modo basic ma esauriente da Wikipedia, ‘il narcisismo, l’ipocrisia, l’insensibilità e il sadismo sono in loro evidenti’. Ma non solo. Si rileva nel loro comportamento ‘anche l’uso deliberato e malevolo di seduzione, manipolazione e utilizzo di altre persone per i propri scopi personali.’ Non c’è dubbio: la descrizione di gruppo è perfetta.
Fino al devastante lancio della Prima Bomba Atomica, sul quale si è sollevato il giudizio in nome della legittima difesa, la somma di queste caratteristiche in un uomo (o più raramente donna) era addirittura definita come ‘capacità da statista’. La perversa astuzia di Churchill o la ferocia di Stalin erano promosse come doti esercitate nella massima ispirazione ai principi machiavellici. Ma oggi molti attuali Capi di Stato e di Governo, nonostante si arrocchino su alibi di difesa suggeriti dalla fiction TV, incarnano solo incubi e descrivono labirinti mentali da instabilità mentale. Lo Statista moderno dovrebbe avere una sola missione: la Pace; e non dovrebbe inventare scenari che giustificano l’arricchimento delle Mafie dei Costruttori di Armi o l’espansione incontrollata dell’ego guerriero sanguinario.
E invece: Amihai Eliyahu, ministro israeliano, incita all’uso di armi atomiche contro la popolazione palestinese. ‘Solo gli psichiatri possono spiegare il comportamento di Israele’, aveva scritto il giornalista israeliano Gideon Levy su Haaretz, nel 2010. Avesse ragione?”
Per secoli, il Potere è stato descritto in mille modi ed analizzato nelle sue componenti politiche, religiose, commerciali, guerriere… Ma raramente, al di là del caso esemplare di Hitler, l’accento è stato posto sulla stabilità emotiva, caratteriale e psichica del singolo leader. Certo, molti leader del passato sono stati classificati e archiviati anche come “malati”, anche genericamente “pazzi”, ma non PSICOPATICI, cioè socialmente pericolosi alla luce di ricerche scientifiche riconosciute e accreditate. Soprattutto, i leader del passato “malati” erano Re, Dittatori, Tiranni, Usurpatori, ma non avevano il Potere all’interno di Nazioni che si autodefiniscono “democratiche”. Non avevano bisogno del “consenso”. La novità, infatti, è che tutti gli “psicopatici” al potere oggi si autodichiarano democratici e, pur di avere consenso, sbandierano, a sostegno delle loro decisioni, l’Identità Valoriale, una cosa che a ben guardare coincide con: l’eurodollarizzazione del pianeta, l’eredità di nazioni colonialiste che hanno sterminato le popolazioni nelle regioni occupate e talvolta continuano a farlo, l’esportazione della merce democrazia a colpi di cannonate e in sostanza il trionfo a ogni costo del liberismo integralista. Ditemi voi se tutto ciò è definibile “valore”. Ditemi se con la frase: “la difesa dei nostri valori”, non si intenda piuttosto la difesa dei valori di coloro che hanno un fatturato pro capite annuo superiore ai 10 milioni di eurodollari?
Nel libro “The Corporation: The Pathological Pursuit of Profit and Power”, Joel Bakan ha osservato che “le grandi aziende si comportano come psicopatici, insensibili alla sofferenza di coloro che schiacciano nella loro ricerca del profitto.”
I loro rappresentanti, del resto, quelli che difendono le elezioni quale massimo rito sociale praticabile, sono poi gli stessi che lo contestano quando il rito si tiene in Donbash o in Russia.
L’orrore è che hanno facoltà di parlare di Guerra e di Pace. Washington è uno dei vettori della corsa europea agli armamenti esplicitata nelle parole dei vertici di Bruxelles, ma le divergenze tra le grandi nazioni europee e i piccoli calcoli nazionali (al momento in cui scriviamo) stanno paralizzando l’Ue. “Siamo bloccati”, ha ammesso il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis. E meno male!
Si parla con somma disinvoltura di 500.000 morti nella guerra Russia-Ucraina, di 20.000 bambini innocenti uccisi in Palestina. Al tempo stesso, molto si parla di uno scontro diretto latente tra la Nato e la Russia che, inevitabilmente, andrebbe a generare una terza guerra mondiale potenzialmente nucleare. Dal febbraio di due anni fa di conseguenza, viviamo con l’incubo di un Armageddon prossimo venturo e attendiamo lo scontro finale tra Gog e Magog nei cieli di Gerusalemme, come profetizzato nell’Apocalisse di Giovanni e nel Corano.
Non vi sembra che la metà Occidentale dell’astronave Terra sia nelle mani di Psicopatici che furiosamente accelerano l’avverarsi delle profezie senza porvi rimedio?
Solo un enorme fronte per la pace e il disarmo totale può ottenere quel Futuro che la popolazione mondiale merita… un radioso futuro di Pace che non venga inquinato dalle visioni di uomini e donne privi di empatia e, come dicono i buddisti, di compassione nei confronti dei propri simili umani.
Glauco Benigni