Negli ultimi anni, la situazione economica delle famiglie italiane è diventata sempre più critica, colpita da un insieme di fattori interconnessi: disoccupazione, povertà, precarietà lavorativa e aumento dei costi di beni essenziali e utenze. Il tutto derivato dalla scellerata gestione di governi con la complicità di tutte le forze parlamentari dalla chiusura pandemica al green pass, al finanziamento dell’Ucraina fino alla pazzia del cambiamento climatico e relative misure come i motori elettrici.
Disoccupazione e Precarietà del Lavoro:
I dati ISTAT del 2024 mostrano come la disoccupazione sia ancora particolarmente elevata tra i giovani: il tasso nella fascia 15-24 anni è al 18,0%, mentre cala all’8,1% tra i 25-34 anni. Tuttavia, la precarietà lavorativa continua a caratterizzare il mercato del lavoro italiano: oltre il 33% dei contratti a tempo determinato dura meno di un mese, con un 9,2% della durata di un solo giorno. Questa situazione rende difficile per molte famiglie costruire una stabilità economica.
Povertà in Aumento:
Nel 2023, la povertà assoluta ha coinvolto 2,2 milioni di famiglie (8,4%) e 5,7 milioni di individui (9,7%). I minori risultano essere i più colpiti, con un’incidenza del 13,8%, pari a oltre 1,3 milioni di bambini e ragazzi. Anche le famiglie numerose sono vulnerabili: il 41,1% di quelle con tre o più figli è a rischio povertà o esclusione sociale.
A livello territoriale, il Mezzogiorno è ancora l’area più colpita, con un’incidenza della povertà individuale pari al 12,1%, mentre nel Nord è al 9,0%, sebbene in crescita.
L’Impatto del Caro Vita e delle Bollette
Dal 2022, il caro vita ha aggravato ulteriormente la situazione. I prezzi dei beni alimentari sono aumentati del 23% nel 2022, con un’ulteriore crescita del 6,3% nel 2024, colpendo prodotti di largo consumo come olio d’oliva (+44,7%), carne e derivati del latte. A questi si aggiungono gli aumenti delle bollette energetiche:
Gas: i costi sono aumentati fino al 20% nel 2024 rispetto ai picchi precedenti.
Elettricità: incremento del 55% nel 2022, con un ulteriore 8,8% dal 1° ottobre 2024.
Conclusione
C’è un futuro per i nostri figli e nipoti?
La mia generazione cresciuta con la consapevolezza che ogni italiano nascesse gravato da un debito di decine di milioni di vecchie lire. Eppure avevamo una forza interiore: la speranza.
La speranza di costruirci un futuro, una famiglia e un mondo migliore.
Ma oggi cosa lasciamo alle nuove generazioni?
Quali esempi vedono?
Quali possibilità reali hanno di costruire qualcosa?
Diventare influencer? Vendere sé stessi su piattaforme online?
È questo il modello di vita che proponiamo?
Intorno a noi il mondo brucia: la guerra in Ucraina, la devastazione in Siria, la tragedia in Palestina.
I venti di guerra che soffiano impetuosi tra Oriente e Occidente, tra Cina e Stati Uniti, mentre assistiamo persino alla ridicola invasione di droni negli Stati Uniti.
Davvero aspettiamo ancora un “salvatore” messianico, stile Independence Day, con il ritorno di Donald Trump a risolvere tutti i problemi del mondo e per qualche sciocco che ci crede, a risolvere i problemi dell’Italia?
Ma per favore, torniamo alla realtà.
Tutto questo caos sembra il frutto di un piano preciso, un gioco delle potenze dove le vittime designate sono sempre i popoli. E noi, italiani, che facciamo? Siamo disposti a continuare a ignorare i problemi che ci soffocano ogni giorno?
Disoccupazione povertà, perdita dei valori, distruzione sociale. Se un giorno la guerra o il collasso bussassero anche alla nostra porta, credete davvero che il mondo si fermerebbe a raccontare la nostra storia? Che ci sarebbero giornalisti e canali a denunciare le nostre sofferenze?
Non possiamo aspettare che qualcun altro si occupi di noi. È ora di guardarci negli occhi, affrontare i problemi e denunciarli sui nostri canali, alle conferenze esattamente come facemmo ai tempi della presunta pandemia.
Troppi analisti geopolitici, troppi Guru che offuscano le menti con teorie a dir poco bislacche.
Credo che dobbiamo occuparci della nostra terra, delle nostre genti e ridare speranza a chi verrà dopo di noi prima che sia troppo tardi! Stefano Becciolini