Intervista Vi deo di GIULIETTO CHIESA anno 2019: nei prossimi quattro/cinque anni si deciderà il DESTINO DELL’UMANITÀ
Editoriale di COSIMO MASSARO
Zelensky è ormai un Presidente illegittimo.
Il 26 Maggio del mese corrente, durante il programma settimanale andato in onda sul primo canale della TV russa “Mosca Cremlino Putin”, il conduttore del suddetto programma, Vladimir Solov’ev, ha avuto modo di intervistare il Ministro degli Affari esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov.
Un’intervista che ha messo in evidenza, con obiettività, alcune palesi verità in controtendenza alla propaganda occidentale diffusa dal nostro mainstream. Nella prima domanda posta al Ministro, il giornalista ha chiesto quanto segue: “Gli USA e le élite occidentali nel loro complesso non possono non arrivare a capire che le loro azioni ledono i nostri interessi vitali e fondamentali, e che ciò che sta accadendo è sempre stato un qualcosa di impensabile, perché stanno agendo così?” .
In sintesi la risposta di Sergey Lavrov è stata la seguente: “…il loro obiettivo è quello di contenere il nostro Paese, di impedire alla Russia di diventare più forte…mirano a smembrarla…quando abbiamo mostrato loro che non avremmo tollerato tutto questo, e che non avremmo permesso che l’Ucraina venisse usata per lanciare minacce dirette alla nostra sicurezza, né che ne venisse fatto uno strumento mirato alla distruzione di tutto quanto vi è di russo su territori che sono storicamente russi, è in quel momento che hanno cominciato a intraprendere questo tipo di azioni.”
L’intervista è proseguita con la seguente domanda: “Pensano forse che, dopo aver messo l’uno contro l’altro e aver scatenato un conflitto tra due popoli così vicini tra loro, che sono uniti da legami di sangue (fratelli, sorelle, mogli), noi per decenni a venire continueremo a farci la guerra, fino a separarci del tutto? È questo il loro obiettivo?”.
Sergey Lavrov : “…sono già più di 20 anni, se non addirittura 30, che lavorano per questo. Hanno cominciato subito dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Il loro obiettivo consisteva nel distruggere tutto ciò che era russo, iniziando dalla lingua (tanto è vero che in Ucraina nel 2019 viene approvata una legge che mira a limitare l’utilizzo delle lingue minoritarie tra cui anche il russo) e terminando con l’imporre la loro influenza su un territorio che volevano per sé. Pianificavano anche l’apertura di basi militari sul mare di Azov e sulla terraferma. E anche sulla Crimea rivendicavano grandi pretese…ma, come è sempre accaduto ogni volta che “l’Orso russo” veniva risvegliato, il nostro popolo si è unito più che mai. L’Occidente ha quindi ottenuto il risultato opposto a quello desiderato, cosa che spesso accade ai suoi strateghi.”
In pratica la NATO, fregandosene di tutti gli accordi e spingendosi sempre più verso i confini Russi, ha solo ottenuto l’effetto opposto, cioè quello di risvegliare “l’Orso della Siberia”.
L’intervista di Vladimir Solov’ev si conclude con quest’ultima domanda: “Al momento vediamo come, da parte dell’Occidente, stiano risuonando a tutti i livelli dichiarazioni dai toni sempre più bellicosi. Il nostro atteggiamento è molto più pacato, più freddo e concreto. Ma quanto è alto il rischio che loro inavvertitamente oltrepassino il limite ultimo, qualora noi rispondessimo alle loro provocazioni in maniera più pesante?” e a quest’ultimo interrogativo Sergey Lavrov risponde in maniera categorica “Le assicuro che non avranno modo di oltrepassare inavvertitamente questo limite.”
Bisogna ricordare che il presidente Putin si è reso sempre disponibile a sedersi ad un tavolo per stabilire accordi di pace però al contempo, dopo le ultime dichiarazioni di Jens Stoltenberg egli ha avvertito la NATO delle gravi conseguenze che ci potrebbero essere se il territorio russo dovesse essere attaccato con armi occidentali e infine ha ricordato anche che Zelensky è ormai un presidente illegittimo dato che ha finito il suo mandato pertanto, eventuali accordi, dovrebbero essere siglati con ulteriori autorità ucraine legittimate dalla propria costituzione.
Riporto di seguito una sua dichiarazione in merito: “La prima cosa che mi è stata riferita, che è sotto gli occhi di tutti, è che la Costituzione dell’Ucraina prevede l’estensione dei poteri ma solo della Rada e nulla si dice sull’estensione dei poteri del Presidente dell’Ucraina. C’è l’articolo 111 della Costituzione ucraina che dice che i poteri sono trasferiti allo speaker del parlamento, soprattutto perché sotto la legge marziale, i poteri del parlamento sono estesi. Nella sua essenza, lo Stato ucraino si basa sull’idea di una repubblica parlamentare piuttosto che presidenziale ed è abbastanza logico che la Costituzione stessa e gli atti giuridici che sono stati adottati sulla sua base, siano strutturati in questo modo. Secondo una valutazione preliminare, l’unica autorità legittima in Ucraina è il Parlamento e lo speaker della Rada”.