Cari amici,
questo Natale non voglio rifugiarmi nella solita retorica dell’essere più buoni per un giorno, per poi dimenticarcene nei giorni successivi, in un crescendo di rabbia e divisione. Siamo in un momento storico in cui l’odio e il rancore sembrano diventati la colonna sonora delle nostre vite, alimentati da un sistema che ci spinge al “divide et impera”.
Vi scrivo come uomo, come osservatore critico, non come sacerdote o predicatore. Voglio invitarvi a riflettere, non a credere per fede, ma a pensare con lucidità. La comunicazione è un’arma potente: c’è chi la usa per costruire e chi per distruggere, chi per informare e chi per avvelenare. Non lasciatevi sedurre dai falsi progetti e dai falsi comunicatori, da chi alimenta il caos per mantenere il proprio potere.
La mia visione del futuro non è totalmente ottimista, ma credo fermamente che la consapevolezza sia il primo passo per non cadere nella trappola. Che questo Natale sia l’occasione per risvegliare in noi il senso critico, il desiderio di verità e la capacità di distinguere ciò che unisce da ciò che divide.
Non vi auguro una pace ipocrita, ma il coraggio di costruirla giorno per giorno, con scelte critiche ed autentiche.
Buon Natale a tutti.
Vi voglio bene.
No alla guerra SI ALLA VITA
Stefano Becciolini