Negli ultimi giorni, tre basi aeree statunitensi situate nel Regno Unito sono state teatro di avvistamenti insoliti. Tra il 20 e il 22 novembre 2024, l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti (USAF) ha segnalato la presenza di droni non identificati sopra RAF Lakenheath, RAF Mildenhall e RAF Feltwell. Questi dispositivi, di dimensioni e configurazioni variabili, hanno effettuato voli a bassa quota in prossimità di aree sensibili, causando l’attivazione di misure di sicurezza straordinarie, tra cui l’intervento di caccia F-15E Strike Eagle dalla base di Lakenheath.
Le caratteristiche degli avvistamenti
Secondo le dichiarazioni ufficiali, i droni non hanno provocato danni né al personale né alle infrastrutture. Tuttavia, non è stato possibile determinarne né la provenienza né l’appartenenza. Le autorità stanno attualmente indagando sull’incidente per valutare eventuali implicazioni sulla sicurezza nazionale. Questo episodio si aggiunge a un precedente verificatosi tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, quando una flotta di droni non identificati sorvolò per ben 17 giorni la base aerea di Langley, in Virginia. Anche in quel caso, il Pentagono non riuscì a individuare i responsabili.
UAP o spionaggio?
La natura degli avvistamenti ha sollevato numerosi interrogativi, tra cui la possibilità che questi dispositivi possano essere classificati come UAP (Fenomeni Aerei Non Identificati). Negli ultimi anni, gli UAP sono stati oggetto di crescente interesse da parte di enti governativi e militari, soprattutto per il loro potenziale impatto sulla sicurezza nazionale. Sebbene questa ipotesi sia affascinante, è altrettanto plausibile che si tratti di droni terrestri avanzati, progettati per scopi di spionaggio o test tecnologici.
La tecnologia dei droni si è evoluta rapidamente, e molte nazioni investono in dispositivi dotati di capacità stealth e sistemi di elusione radar. È possibile che i droni avvistati siano stati operati da potenze straniere per raccogliere informazioni sensibili sulle infrastrutture militari statunitensi. Tuttavia, l’assenza di dati chiari e il comportamento anomalo osservato durante gli avvistamenti lasciano spazio all’interpretazione.
Implicazioni e prospettive future
Gli avvistamenti rappresentano un campanello d’allarme per la sicurezza delle basi militari, evidenziando la necessità di sistemi di difesa più sofisticati contro minacce aeree non convenzionali. Nel frattempo, le indagini continuano, e si attende che il Pentagono e le autorità britanniche forniscano ulteriori aggiornamenti.
Che si tratti di droni di sorveglianza stranieri, di tecnologie militari sperimentali o di qualcosa di più misterioso, la vicenda solleva domande fondamentali sulla vulnerabilità degli spazi aerei e sulla necessità di una maggiore cooperazione internazionale per affrontare fenomeni aerei non identificati.
La comunità scientifica, il pubblico e gli analisti militari attendono con interesse nuovi sviluppi su un caso che potrebbe rivelare informazioni cruciali sul futuro delle tecnologie aeree, siano esse terrestri o di origine sconosciuta. Nel frattempo, resta da capire se questi droni misteriosi siano semplici strumenti di spionaggio o parte di un enigma più grande.
Stefano Becciolini
Fonti: IL POST – RENOVATION21 – SCIENZE NOTIZIE – AGENZIA NOVA – SCIENZE.COM
Tutto quello che sento a riguardo di questo tema, non so come mai, ma mi da l’idea di una false flag contro i loro “nemici”, o far passare il messaggio che sono gli Stati Uniti ad essere in possesso di queste tecnologie, per ribadire la loro supremazia tecnologica, che negli ultimi anni hanno perso