Editoriale di Stefano Becciolini
Negli ultimi quattro anni, il numero dei nuovi ricchi è aumentato notevolmente, come dimostrano i risultati finanziari delle aziende del lusso. Secondo uno studio di Global Blue, il mercato degli orologi e dei gioielli di lusso è in espansione, sostenuto dagli acquisti di clienti con ingenti capacità economiche.
Nel 2024, il mercato degli orologi svizzeri ha registrato una crescita significativa grazie alla domanda da parte della fascia di lusso. Un esempio emblematico è il gruppo Hermès, che ha visto un incremento del 17% nel fatturato del primo trimestre del 2024, raggiungendo i 3.805 milioni di euro.
L’acquisto di una borsa Hermès Birkin, che può superare i 10.000 euro e avere tempi di attesa di mesi, se non anni, testimonia la crescente domanda per questi beni esclusivi.
Questo aumento della domanda riflette l’espansione della fascia dei nuovi ricchi, che investono sempre più in articoli di lusso, influenzando positivamente i bilanci delle aziende del settore.
La tendenza a investire in questi beni solleva interrogativi sulla nostra società.
È importante precisare che, per molti, non si tratta di un investimento, ma solo di uno sfoggio di ricchezza.
L’ostentazione della ricchezza e il desiderio di esclusività segnalano una preoccupante priorità data ai beni materiali rispetto a valori più profondi come l’equità e la sostenibilità. Mentre una parte della popolazione si arricchisce e spende somme ingenti per il prestigio, le disuguaglianze economiche aumentano.
Secondo recenti studi, i nuovi ricchi appartengono principalmente alla fascia di età tra i 30 e i 50 anni. Questi individui, spesso imprenditori o professionisti di successo, rappresentano una nuova generazione di consumatori di lusso, disposti a spendere cifre considerevoli per prodotti che garantiscono esclusività e prestigio.
Mentre il mercato del lusso prospera grazie ai nuovi ricchi, è fondamentale interrogarsi sulle implicazioni sociali ed etiche di questo fenomeno. Solo attraverso una riflessione critica e un impegno verso una maggiore equità potremo costruire una società più giusta ed equilibrata. Tuttavia, temo che gli ultimi quattro anni non abbiano insegnato molto alla maggior parte degli individui; anzi, hanno accentuato l’egoismo, l’egocentrismo e la voglia spasmodica di prevalere sugli altri.
Stefano Becciolini