Dal 22 al 24 ottobre a Kazan si terrà il vertice dei BRICS
Sarà il primo incontro dopo l’espansione del gruppo, che ora include nuovi membri come l’Egitto, l’Etiopia, l’Iran, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Questo vertice sarà il culmine della presidenza russa dei BRICS, che si concentrerà sul rafforzamento del multilateralismo e della cooperazione economica e politica tra i paesi membri.
Il blocco BRICS si sta muovendo rapidamente per stabilire un nuovo ordine mondiale sotto la guida della Russia, mentre l’attuale presidente dei BRICS ha invitato gli stati membri a creare un’alternativa al Fondo monetario internazionale (FMI) per contrastare la pressione politica delle nazioni Occidentali.
Probabilmente in questo vertice verrà discussa la possibilità di ancorare una nuova valuta dei BRICS al prezioso metallo dell’oro.
Come standard monetario, offre stabilità poiché ha un valore intrinseco riconosciuto a livello globale e non dipende dalle fluttuazioni delle politiche economiche dei singoli paesi, e forse questo è uno dei motivi per cui ieri l’oro ha raggiunto un nuovo record storico: oltre 2.700 dollari l’oncia.
La de-dollarizzazione, l’aumento del debito globale, le crescenti tensioni internazionali e l’inflazione galoppante stanno spingendo molte persone a cercare rifugio nell’oro, unica valuta che non è fallita diversamente dalle valute fiat.
Per alcuni professionisti del settore come Andrea Sirtori, l’oro è un bene rifugio per il futuro molto più sicuro che investire in azioni o in criptovalute.
Attendiamo quindi il vertice dei BRICS a Kazan per capire come cambierà il nostro oresente semore più “volatile’.
Stefano Becciolini
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