SARDEGNA: STOP PRATOBELLO 24 e le DONNE occupano il CONSIGLIO REGIONALE

Il 13 novembre 2024, un gruppo di donne appartenenti ai comitati promotori della legge di iniziativa popolare “Pratobello 24” ha occupato pacificamente il Consiglio Regionale della Sardegna. Questo gesto simbolico è avvenuto al termine del dibattito sul disegno di legge 45, relativo alle aree idonee per l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici.
Le manifestanti hanno espresso il proprio dissenso verso la decisione della maggioranza di procedere con questa normativa, ritenendo che essa ignori la volontà popolare espressa dalle oltre 210.000 firme raccolte a sostegno della “Pratobello 24” (ne erano necessarie solo 10.000 per portare la proposta in Consiglio Regionale).

Le donne sarde occupano il Consiglio Regionale

La “Pratobello 24” è una proposta di legge di iniziativa popolare che punta a regolamentare l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile in Sardegna, opponendosi alla proliferazione indiscriminata di tali impianti e promuovendo una gestione del territorio più sostenibile e partecipata. Nonostante la mobilitazione popolare, il Consiglio Regionale, sotto la guida del Presidente della Regione Alessandra Todde, ha scelto di dare priorità al disegno di legge sulle aree idonee, suscitando così la protesta dei comitati.

La Presidente della Regione Alessandra Todde

Le donne coinvolte nell’occupazione si sono ispirate alla storica protesta di Pratobello del 1969, quando la comunità di Orgosolo si oppose con successo alla realizzazione di un poligono militare nel proprio territorio. Con questa azione, hanno voluto sottolineare l’importanza della partecipazione democratica e della difesa del territorio contro decisioni percepite come imposte dall’alto e non in linea con gli interessi della popolazione locale.

Si ricorda che l’installazione di pale eoliche in Sardegna rientra nel progetto denominato “Tyrrhenian Link”.

Il Tyrrhenian Link è un progetto strategico di Terna, il gestore della rete elettrica italiana, che prevede la costruzione di due linee elettriche sottomarine in corrente continua per collegare Campania, Sicilia e Sardegna, con una lunghezza complessiva di circa 970 chilometri e una capacità di 1.000 MW per ciascuna tratta.
L’investimento totale è stimato in circa 3,7 miliardi di euro, con l’entrata in esercizio prevista per il 2028.

Il progetto coinvolge numerose aziende italiane e internazionali, per un totale di circa 250 imprese partecipanti. Tra le principali aziende impegnate nella realizzazione dell’opera vi sono:
Prysmian Group: azienda italiana leader mondiale nel settore dei cavi per l’energia e le telecomunicazioni, che si è aggiudicata un contratto quadro del valore massimo di 1,7 miliardi di euro per la fornitura e la posa dei cavi sottomarini e terrestri del Tyrrhenian Link.

Nexans: azienda francese specializzata nella produzione di cavi, che ha ottenuto un contratto quadro del valore massimo di 664 milioni di euro per la realizzazione di una parte del collegamento.

Il progetto è stato approvato in fasi diverse tra il 2022 e il 2023, sotto la supervisione dei Ministeri italiani della Transizione Ecologica (MITE) e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

La tratta Est (Campania-Sicilia) ha ricevuto l’approvazione definitiva nel 2022 dal Ministero della Transizione Ecologica, sotto il governo di Mario Draghi.

La tratta Ovest (Sicilia-Sardegna) è stata autorizzata nel settembre 2023 dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, durante il governo di Giorgia Meloni.

La battaglia per “Pratobello 24” rappresenta molto più di una semplice opposizione normativa: è il simbolo di una resistenza radicata e della determinazione di un popolo che non intende cedere il proprio territorio a interessi che ne minacciano l’equilibrio e l’identità. Le donne sarde, con il loro coraggio e la loro perseveranza, hanno saputo raccogliere e portare avanti l’eredità di quella storica protesta del 1969, dimostrando che la difesa della terra e della comunità non conosce compromessi o cedimenti. La loro voce risuona forte nelle istituzioni, chiedendo non solo il rispetto della volontà popolare, ma anche una visione di sviluppo che sia veramente sostenibile e condivisa. “Pratobello 24” è la testimonianza di un popolo che guarda al futuro con determinazione, ricordando a tutti l’importanza della partecipazione attiva e della solidarietà nella lotta per la salvaguardia della propria terra.
Stefano Becciolini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto