SBU ucraino MANDANTE dell’ASSASSINIO del Generale IGOR KIRILLOV

Il 16 dicembre 2024, il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) ha formalmente incriminato in contumacia Igor Kirillov, capo delle truppe di difesa chimica e biologica russe, accusandolo di crimini di guerra per l’uso di armi chimiche proibite durante il conflitto russo-ucraino. Solo 24 ore prima del duo assassinio.l’SBU ha rivendicato l’attentato come “un’operazione contro un criminale di guerra”. (FONTE)

Video dopo l’attentato

LÀ CARRIERA
Il generale Igor Kirillov è nato il 13 luglio 1970 a Kostroma, nella RSFSR. Ha iniziato la sua carriera militare nel 1987 nelle Forze Armate dell’URSS. Nel 1991 si è laureato con lode presso la Scuola Superiore di Comando Militare di Difesa Chimica di Kostroma. Dal 1991 al 1994 ha servito come comandante di plotone nel Gruppo Occidentale di Forze. Dopo il ritiro delle truppe sovietiche dalla Germania, ha continuato il servizio nel Distretto Militare di Mosca. A partire dal 1995, ha ricoperto vari ruoli, da comandante di compagnia a comandante di una brigata autonoma di protezione radiologica, chimica e biologica. Tra il 2005 e il 2007 ha frequentato l’Accademia Militare di Protezione NBC (Nucleare, Biologica e Chimica). Dal 2009 ha occupato diverse posizioni nell’Ufficio del Capo delle Truppe di Protezione NBC delle Forze Armate Russe. Nel settembre 2014 è stato nominato capo dell’Accademia Militare di Protezione NBC intitolata a Timoshenko. Nell’aprile 2017 è diventato capo delle Truppe di Protezione NBC delle Forze Armate della Federazione Russa. Durante il suo mandato, ha contribuito allo sviluppo e all’adozione del nuovo sistema lanciafiamme pesante TOS-2 “Tosochka”.

Dopo l’inizio dell’operazione speciale russa in Ucraina, Kirillov è stato inserito in diverse “liste nere” internazionali per la sua partecipazione diretta alle operazioni militari.

Il 23 febbraio 2022 è stato aggiunto alla lista delle sanzioni del Canada, il 19 ottobre 2022 a quella dell’Ucraina e l’8 ottobre 2024 a quella del Regno Unito.

Secondo il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina, dal febbraio 2022 ci sono stati 4.800 casi di utilizzo di armi chimiche da parte della Russia durante l’invasione dell’Ucraina. Kirillov è apparso regolarmente sulla televisione russa durante la guerra, accusando gli Stati Uniti di aiutare l’Ucraina a costruire laboratori segreti per armi biologiche e sostenendo che l’Ucraina stesse sviluppando una “bomba sporca.

Kirillov, in qualità di capo delle truppe di protezione radiologica, chimica e biologica delle Forze Armate russe, ha svolto un ruolo molto importante nell’evidenziare l’esistenza e le attività dei biolaboratori in Ucraina. Secondo le sue dichiarazioni, sul territorio ucraino operava una rete di oltre 30 laboratori biologici, finanziati dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, impegnati in programmi biologici militari.
Kirillov ha affermato in passato che questi laboratori conducevano ricerche su agenti patogeni pericolosi, tra cui peste, antrace, brucellosi, difterite, salmonellosi e dissenteria. Ha inoltre sostenuto che, con l’inizio dell’operazione militare russa, il Ministero della Salute ucraino avrebbe ordinato la distruzione di questi agenti patogeni per evitare che cadessero nelle mani delle forze russe.

Inoltre, Kirillov aveva dichiarato che il finanziamento di questi laboratori avveniva attraverso fondi statunitensi, tra cui l’investment fund Rosemont Seneca, associato a Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Ha anche menzionato il coinvolgimento di altre organizzazioni e agenzie governative statunitensi nel supporto a queste attività.

L’assassinio arriva in un momento cruciale. Donald Trump, recentemente rieletto presidente degli Stati Uniti, ha promesso di porre fine al conflitto entro pochi mesi dal suo insediamento, definendo un piano di negoziati tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Tuttavia, questo atto potrebbe irrigidire la posizione russa, rendendo difficile l’apertura di un dialogo.
L’attacco dell’SBU, interpretato come un segnale di forza dell’Ucraina, potrebbe spingere Mosca a intensificare le operazioni militari, rendendo più complesso qualsiasi intervento diplomatico. Trump, che ha dichiarato di voler negoziare un accordo con entrambi i leader, rischia di trovarsi di fronte a un muro di diffidenza e ostilità reciproca.
L’uccisione di Kirillov non solo aumenta il rischio di una rappresaglia devastante, ma rappresenta un pericoloso precedente per la guerra. Il conflitto, già caratterizzato da violenze senza esclusione di colpi, sembra sempre più lontano da una risoluzione pacifica.
Stefano Becciolini

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