Alluvione in Valencia: durissime contestazioni a Primo Ministro Pedro Sanchez
Nella giornata di ieri domenica 3 novembre 2024 il Re di Spagna, Felipe VI insieme alla Regina Letizia al Primo Ministro Pedro Sánchez e al Presidente della Generalitat Valenciana Carlos Mazón, si è recato a Paiporta per offrire supporto e manifestare solidarietà alle comunità colpite dalle recenti alluvioni.
La visita organizzata per ascoltare e comprendere le esigenze della popolazione e accelerare le operazioni di recupero è stata però interrotta a causa di una protesta dei cittadini inferociti.
Molti di loro hanno lanciato fango e oggetti verso le autorità gridando insulti e slogan. La rabbia e la disperazione si sono trasformate in tensioni che sono sfociate in atti di violenza.
Il Primo Ministro Pedro Sánchez è stato colpito da un bastone e l’auto su cui viaggiava ha riportato danni ai vetri. La Regina Letizia, profondamente toccata, ha espresso empatia e dolore dopo aver ascoltato i racconti delle persone che hanno perso tutto a causa del disastro naturale.
“Condanniamo ogni forma di violenza. La rabbia e la disperazione delle comunità colpite sono comprensibili, ma simili atti non aiutano a risolvere i problemi. Al contrario, rischiano di rallentare gli sforzi che le istituzioni stanno compiendo per fornire aiuti e risorse in tempi rapidi,” ha dichiarato il portavoce della delegazione governativa.
Nel frattempo, le operazioni di drenaggio dell’acqua continuano nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Bonaire, uno dei più grandi d’Europa con una capacità di 5.700 posti auto. Le autorità temono che si possa trattare di una vera e propria ecatombe e hanno imposto il massimo riserbo sui possibili numeri di vittime che potrebbero emergere durante le attività di drenaggio.
Moldavia: la presidente Maia Sandu, ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali
La presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali, assicurandosi un secondo mandato. Con il novantotto per cento dei voti scrutinati, Sandu ha ottenuto il cinquantaquattro percento delle preferenze, superando il candidato Alexandr Stoianoglo, che ha raccolto il quarantasei percento dei voti.
Il successo per il partito filoeuropeista di Sandu è stato possibile grazie ai voti dei residenti all’estero.
Durante lo spoglio, Stoianoglo era inizialmente in vantaggio, ma Sandu ha superato il rivale con il progredire dell’elaborazione dei voti.
Al quartier generale del partito di Sandu, i media locali hanno descritto un’atmosfera di festa.
Questa vittoria rafforza la posizione di Sandu e il suo impegno verso l’integrazione europea della Moldavia, in un contesto di tensioni geopolitiche tra l’Occidente e la Russia. Il risultato evidenzia una divisione nel paese riguardo al suo orientamento politico e alle alleanze internazionali che vedono ora il paese proiettato verso l’adesione all’Unione Europea.