SCONTRI e TENSIONI tra POLIZIA e MANIFESTANTI  a BOLOGNA

Bologna, 9 novembre 2024
Laa città di Bologna è stata teatro di episodi di alta tensione in occasione dell’ultimo weekend di campagna elettorale. Una manifestazione organizzata dalla Rete dei Patrioti e da Casapound ha generato reazioni intense da parte della rete antifascista cittadina, la quale ha espresso forte disappunto per la concessione dell’autorizzazione al corteo, considerata provocatoria dato il contesto storico del luogo scelto, la zona della stazione centrale.

Nella mattinata, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) ha tenuto un presidio in piazza del Nettuno. Presenti all’evento la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e leader di spicco di altri movimenti di sinistra, come Nicola Fratoianni e rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che hanno ribadito il valore della Resistenza come fondamento della democrazia italiana.

Nel pomeriggio, le tensioni sono cresciute quando il corteo di Casapound e della Rete dei Patrioti è stato oggetto di contestazioni lungo il percorso, culminando in un blocco organizzato dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa all’ingresso di piazza XX Settembre. In piazza, manifestanti antifascisti hanno intonato “Bella ciao” e lanciato insulti in segno di protesta.

Un corteo di collettivi studenteschi ha tentato di unirsi alla manifestazione antifascista, venendo però fermato dalle forze dell’ordine; gli scontri seguiti hanno provocato lievi ferite a tre agenti.
Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha condannato fermamente le aggressioni subite dalle forze dell’ordine, definendole “vergognose” e ha invitato le forze politiche a esprimere una condanna unanime contro simili episodi di violenza. Il Vicepremier Matteo Salvini ha espresso indignazione, riferendosi ai manifestanti come “centinaia di delinquenti rossi”, e ha richiestoprovvedimenti rigidi a tutela della sicurezza pubblica. Alcuni rappresentanti del centrodestra hanno inoltre criticato la presenza della vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, al corteo antifascista, definendo la sua partecipazione come un segnale di mancata imparzialità da parte delle istituzioni locali.
Stefano Becciolini

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