Nella dichiarazione finale del summit NATO di Washington, si è sottolineato che il percorso dell’Ucraina verso l’ingresso nell’Alleanza è irreversibile, pur senza fornire una data precisa.
La NATO precisa che sarĂ in grado di estendere un invito a Kiev ad aderire all’Alleanza quando gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte.
Ma si è discusso anche del sud dell’Europa e dei nuovi scenari che vedono sempre di piĂą il continente come un fortino assediato.
E questo lo fa pensare la decisione di designare un rappresentante speciale per il fianco sud, anche se non è stato rivelato il nome.
Questa apertura del fianco sud, o fronte sud, come citato ieri sera in televisione, prevede l’apertura di un ufficio Nato ad Amman, in Giordania.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affermato in alcune sue dichiarazioni che il sostegno dell’Italia a Kiev continua, ma deve essere mirato ed efficace., indicando come obiettivo per il 2024 di portare la spesa per la difesa al 2% del PIL.
Per concludere si è discusso anche di una futura lettera di intenti, o di un accordo piĂą ufficiale, tra Francia, Germania, Italia e Polonia riguardante il cosiddetto: ELSA, acronimo di: European Long-Range Strike Approach, che riguarda le capacitĂ nel campo degli attacchi a lungo raggio. Considerando che questi paesi confinano a ovest con il mare o con stati alleati, è facile intuire quale possa essere l’obiettivo.
Stefano Becciolini