CAGLIARI 20/11/2024 – Giornata di alta tensione a Selargius, nella città metropolitana di Cagliari, dove questa mattina le forze dell’ordine hanno effettuato un blitz per sgomberare il presidio organizzato dagli attivisti contrari al progetto del Tyrrhenian Link. L’operazione, condotta dalla Digos, ha portato all’identificazione dei manifestanti presenti e al sequestro dell’area occupata. Secondo le prime informazioni, dieci attivisti risultano ora indagati.
Da mesi, un gruppo di cittadini e attivisti stava presidiando il sito per opporsi agli espropri necessari alla costruzione della stazione di conversione elettrica, parte del progetto Tyrrhenian Link. Si tratta di un’infrastruttura energetica strategica progettata da Terna, che prevede un cavo sottomarino di circa 970 km per collegare Sicilia, Sardegna e penisola italiana, con una potenza di trasmissione di 1000 MW.
Gli oppositori al progetto denunciano l’impatto ambientale dell’opera e l’inadeguatezza delle compensazioni previste per le comunità locali, sottolineando il rischio di danni irreparabili al territorio.
L’operazione è scattata all’alba, quando gli agenti hanno sgomberato l’area occupata dai manifestanti, posta subito dopo sotto sequestro. Durante l’intervento, il clima è stato segnato da un forte dissenso da parte degli attivisti, che hanno accusato le autorità di reprimere la libertà di espressione e di ignorare le richieste delle comunità locali.
Oltre allo sgombero, gli agenti della Digos hanno sequestrato il materiale presente nell’area dopo l’ordine del giudice Michele Conti, su richiesta del pubblico ministero Emanuele Secci.
La Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo sull’accaduto. I dieci indagati, al momento, non sono stati raggiunti da accuse formali, ma potrebbero essere incriminati per occupazione abusiva o altre violazioni.
Gli attivisti hanno annunciato nuove manifestazioni per i prossimi giorni, mentre il destino del progetto resta al centro di polemiche politiche e sociali.
“Continueremo a opporci agli espropri e a insistere con la Procura affinché si concluda il procedimento penale nei confronti di Terna, sulla base dell’esposto presentato nel maggio del 2024”, dichiara Lai, mentre Zuddas è già noto per il suo impegno nella raccolta di oltre 200.000 firme contro l’assalto selvaggio di impianti eolici e fotovoltaici nell’isola.
Esprimiamo a nome del Canale di informazioni libera ed indipendente “BECCIOLINI NETWORK” il nostro più sincero plauso alla determinazione e al coraggio del popolo sardo, che ancora una volta dimostra al nostro Paese Italia, il valore della lotta civile e democratica per l’autodeterminazione e la difesa della propria identità. In un tempo in cui spesso gli interessi economici prevalgono sul rispetto delle comunità e dell’ambiente, la Sardegna si erge come un faro di dignità, mostrando con fierezza il valore delle proprie radici e della propria cultura.
La protesta contro il Tyrrhenian Link, al di là delle specificità del progetto, rappresenta un messaggio chiaro e forte: la terra, le tradizioni e la cultura non sono merce di scambio, ma il cuore pulsante di una comunità che ha il diritto di essere ascoltata e rispettata. La Sardegna non è solo un territorio, ma una storia viva, fatta di valori, sacrifici e amore per un paesaggio unico al mondo.
Il popolo sardo, con la sua tenacia e la sua dignità, ci ricorda che la democrazia si costruisce giorno per giorno, attraverso la partecipazione, il dialogo e la resistenza pacifica. È un esempio per tutte le comunità che lottano per un futuro in cui lo sviluppo sia sostenibile e rispettoso delle persone e dell’ambiente.
A tutti coloro che portano avanti questa battaglia con fermezza e spirito democratico, va il nostro più profondo rispetto e sostegno. La Sardegna merita di essere protagonista del proprio destino, mantenendo alto il valore delle sue tradizioni, della sua terra e della sua cultura, affinché queste ricchezze possano continuare a illuminare non solo i sardi, ma la nostra nazione.
Stefano Becciolini