I FATTI:
Negli ultimi giorni, negli Stati Uniti, e in particolare nel New Jersey, si è verificato un aumento esponenziale di avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO o UAP). Numerosi cittadini hanno descritto la presenza di grandi oggetti volanti, spesso paragonati a veicoli, che attraversano le aree urbane di notte. Questi episodi hanno attirato l’attenzione di autorità locali e federali, come l’FBI, e di emittenti televisive, dando vita a un’ondata di indagini. Tuttavia, nessuna spiegazione ufficiale è ancora emersa.
Negli USA, le autorità stanno adottando misure concrete. L’FBI e la FAA conducono indagini, analizzando dati radar e raccogliendo testimonianze. In alcune aree, sono state imposte restrizioni temporanee al volo, mentre il Congresso sta sollecitando trasparenza sulle indagini. Portavoce ufficiali, come John Kirby, hanno dichiarato che non esistono prove di minacce alla sicurezza nazionale, ma insistono sulla necessità di rafforzare le regolamentazioni sui droni.
ANALISI
Analizziamo i fatti con razionalità, evitando di lasciarci trascinare da euforie scientiste o improbabili eventi messianici promossi da sedicenti guru del millennio, che, francamente, sono fin troppi.
Mi rendo perfettamente conto che quella degli UFO (Unidentified Flying Object), o OVNI in italiano (Oggetti Volanti Non Identificati), ora UAP (Fenomeni Aerei Non Identificati) nella nuova terminologia, è una materia altamente divisiva. Talmente divisiva che, grazie al bombardamento mediatico in rete da parte di alcuni “professionisti del settore”, si è creata una vera e propria corrente ideologica/messianica che invoca il ritorno degli “Elohim”.
In poche righe sarò già identificato come un detrattore del fenomeno ufologico, un eretico al soldo del sistema, bla, bla, bla.
Tutto falso. Sono una persona che studia i fenomeni dall’età di 15 anni, che ha letto di tutto e di più e che, soprattutto, ha fatto parte, negli anni ’90, di due centri ufologici: il CISU e il CAU, dove si cercava, con i mezzi a disposizione, di studiare i fenomeni nel modo più scientifico possibile.
Vediamo ora perchè la terminologia con cui si identificano questi fenomeni è passata dall’acronimo UFO a UAP.
La modifica è avvenuta il 9 giugno 2022, quando la NASA ha annunciato la formazione di un team indipendente per studiare i Fenomeni Anomali Non Identificati (UAP) fino ad allora identificati come UFO.
Il passaggio dal termine UFO (Unidentified Flying Object, Oggetto Volante Non Identificato) a UAP (Unidentified Aerial Phenomena, Fenomeni Aerei Non Identificati) riflette un’evoluzione sia linguistica che concettuale, legata al modo in cui queste osservazioni sono studiate e interpretate.
Probabilmente, anzi credo sicuramente, le autorità vogliono ampliare il significato.
Il termine UFO si riferisce a un “oggetto” specifico, implicando che ciò che viene osservato abbia necessariamente una natura concreta e materiale (un “oggetto volante”).
UAP, invece, include non solo oggetti materiali, ma anche fenomeni che potrebbero non avere una natura fisica definita o che potrebbero essere effetti atmosferici, energetici o percettivi.
L’evoluzione della forma degli UFO: dal “Blackout di Los Angeles” agli avvistamenti moderni
Prenderò in esame gli ultimi 80 anni della storia ufologica ed è importante dirlo per evitare gli strali degli “addetti ai lavori degli ultimi 4 anni” che mi salterebbero alla gola inneggiando ai Sumeri e alla croce comparsa in cielo a Costantino prima della battaglia sul ponte Milvio.
Il caso di Los Angeles (1942)
Durante il Blackout di Los Angeles, l’avvistamento di un oggetto volante di grandi dimensioni, illuminato da riflettori antiaerei, diede inizio a una lunga tradizione di avvistamenti misteriosi. Le descrizioni dell’epoca parlavano di un disco metallico di grandi dimensioni, simile alle tipiche rappresentazioni di “dischi volanti” che avrebbero dominato l’immaginario collettivo nei decenni successivi.
Gli anni ’50-’70: l’era dei dischi e dei sigari volanti
Nel secondo dopoguerra, l’iconografia degli UFO fu dominata da forme definite: dischi metallici, spesso con cupole, e sigari volanti. Queste descrizioni riflettevano la fascinazione per la corsa spaziale e la tecnologia aeronautica emergente. La cultura popolare, attraverso film e fumetti, consolidò queste immagini, rendendole simbolo di un’ipotetica presenza aliena.
Oggi: sfere di luce e oggetti “organici”
Negli ultimi anni, gli avvistamenti UFO hanno subito una trasformazione significativa. Gli oggetti descritti come “forme organiche” rappresentano un cambio radicale rispetto ai dischi metallici. Inoltre, piccole sfere di luce luminosa o oggetti dal comportamento apparentemente “intelligente” sono tra le descrizioni più comuni. Questo cambiamento potrebbe riflettere:
L’influenza delle nuove tecnologie come i droni, che sfidano le nozioni tradizionali di aerodinamica.
Un cambio nella percezione del fenomeno UFO, legato a una maggiore apertura mentale verso l’idea che non si tratti di semplici velivoli ma di entità multidimensionali o fenomeni naturali sconosciuti.
Un’evoluzione narrativa che si allinea a una crescente accettazione della presenza di intelligenze non terrestri.
Cosa sta cambiando?
L’evoluzione della forma degli UFO potrebbe essere legata a due fattori principali: il contesto tecnologico e culturale in cui avvengono gli avvistamenti e l’interazione tra l’immaginario collettivo e il fenomeno stesso. Non è chiaro se il cambiamento delle forme rifletta una reale diversificazione del fenomeno o semplicemente un adattamento percettivo degli osservatori.
Dal disco volante del 1942 alle misteriose sfere luminose di oggi, l’immaginario UFO continua a evolversi, alimentando il dibattito sul loro significato. Che si tratti di tecnologia aliena, fenomeni naturali o proiezioni della psiche umana, una cosa è certa: il mistero degli UFO è tutt’altro che risolto.
Nel periodo in esame è fiorita una sterminata letteratura e sono stati coniati nuovi termini come “Incontro Ravvicinato” di tre Livelli – IR1, – IR2 e IR3 poi nel tempo ne sono stati aggiunti altri 4.
Questi tre primi livelli furono ideati dall’astronomo e ufologo J. Allen Hynek nel 1972.
Poi abbiamo i controversi casi di “Abdution” o rapimenti alieni come il caso di Betty e Barney Hill negli Stati Uniti nel 1961, il caso italiano di Zanfretta del 1978 e molti altri casi più o meno controversi.
Lo storico russo Andrey Fursov ha dichiarato a proposito degli UFO:
“Il terrorismo informativo è uno strumento di intimidazione collettiva. Abbiamo assistito alla ‘follia Covid’, e ora stiamo vivendo la ‘follia climatica’. Nell’aprile del 2020 avevo previsto che questa narrazione sarebbe iniziata nell’autunno successivo, ma mi sbagliavo di un anno. Questo perché nel frattempo, negli Stati Uniti, era stata lanciata la ‘follia di Floyd’ per destabilizzare la situazione politica e rimuovere Trump dal potere. Solo successivamente è arrivata la questione climatica. Sono convinto che dopo il cambiamento climatico, emergerà un’altra grande narrativa. Potrebbe essere, per esempio, la minaccia degli alieni. Può sembrare assurdo, ma il Comitato di Intelligence degli Stati Uniti, già a giugno, ha dichiarato che gli UFO rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un crescendo di notizie su avvistamenti di oggetti volanti non identificati.
Concludendo anche per non annoiarvi nello sterminato elenco di casi, peraltro già studiati ufficialmente nel programma “Project Blue Book” dall’Aeronautica Militare degli Stati Uniti
ed operativo tra il 1952 e il 1969, posso affermare che so di non sapere, ho tante nozioni, elenco di casi, ma soprattutto tante domande a cui sto cercando intime risposte.
1. L’ondata di avvistamento negli USA a cosa è dovuta e soprattutto perchè nei decenni precedenti sia le autorità che i mass media bollavano chi ne parlava come visionari?
2. La modifica del termine UFO in UAP potrebbe essere prodromica ad una estensione anche a fenomeni metafisici?
3. Da dove provengono questi fenomeni? Sono terrestri o da altri mondi fisici o metafisici?
4. Perchè se ne da visibilità proprio ora dopo la fase pandenica e l’attuale periodo bellicista mondiale?
Forse per farsi un’idea di qualcosa che possa avvicinarsi ad un’ipotesi da cui partire guardiamo Hollywood con i suoi film da “Ultimatum alla terra” di Robert Wise del 1951 al recentissimo “Elevation” di George Nolfi di quest’anno, per un totale di circa 900 film in 70 anni che parlano di alieni.
Cercavate certezze da me? Assolutamente no! Le certezze assolute non esistono, esistono solo ipotesi e teorie. Sta a ciascuno di noi mettere in gioco spirito critico e intelligenza, anche quando seguiamo i “professionisti dell’ignoto” o chi lancia esche tra discorsi di geopolitica, pandemia e altre notizie mescolate in un calderone mefistofelico.
Stefano Becciolini