BAYESIAN: HARD DISK criptati con INFORMAZIONI altamente RISERVATE
Le operazioni di recupero del superyacht Bayesian, affondato il 19 agosto 2024 al largo di Porticello Santa Flavia, sono attualmente in corso sotto la stretta sorveglianza delle autorità marittime italiane.
Ricordo che, durante la diretta su questo canale del 17 settembre con l’ex magistrato Antonio Ingroia e il giornalista Franco Fracassi, l’ex magistrato, in servizio presso la Procura di Palermo dal 1987 al 2012, confermò che Porticello Santa Flavia era noto agli inquirenti come un porto legato alla mafia e all’organizzazione Gladio. Proprio lì fu recapitato l’esplosivo utilizzato per la strage di Capaci, nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e gli agenti della scorta.
Per quanto riguarda il recupero del relitto, i subacquei delle forze speciali della Marina Militare Italiana, supportati da robot subacquei, stanno esplorando la nave, situata a circa 50 metri di profondità.
L’obiettivo è raccogliere prove che possano chiarire le cause dell’incidente e recuperare dispositivi elettronici di interesse. Secondo fonti vicine all’indagine, all’interno del superyacht potrebbero essere presenti casseforti contenenti hard disk criptati con informazioni altamente riservate, potenzialmente legate a servizi di intelligence occidentali. Si teme che tali dati possano attirare l’interesse di governi stranieri, inclusi Russia e Cina.
Le autorità locali hanno intensificato le misure di sicurezza attorno al relitto per prevenire tentativi non autorizzati di accedere a queste informazioni sensibili.
Le operazioni di recupero, gestite dalla società specializzata TMC Marine, dovrebbero concludersi nelle prossime settimane, con l’obiettivo di sollevare la nave dal fondale e completare le indagini preliminari.
TMC Marine, fondata nel 1979 dall’architetto navale Tony Bowman, ha sede a Londra ed è stata acquisita nel 2016 da Bureau Veritas, una compagnia fondata nel 1828 con sede centrale a Neuilly-sur-Seine, in Francia. Oggi Bureau Veritas opera in oltre 140 paesi con circa 78.000 dipendenti e una rete di 1.500 uffici e laboratori in tutto il mondo.
Infine, la presenza sul luogo già nelle prime ore dopo il disastro di agenti segreti britannici e statunitensi non è stata ufficialmente confermata, ma, secondo un’inchiesta della CNN, sembra sempre più plausibile.
Ora mi pongo una domanda: come mai Mike Lynch, in ferie sul suo lussuoso veliero, si porta appresso hard disk contenenti dati criptati altamente riservati?
Stefano Becciolini
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