E NOI COME STRONZI RIMANEMMO A GUARDARE

In un prossimo futuro, Arturo è un manager aziendale che progetta un algoritmo la cui funzione è determinare l’utilità effettiva dei dipendenti dell’azienda in cui lavora. Si ritrova licenziato lui stesso e, a quasi cinquant’anni d’età, non riesce a trovare altre opportunità lavorative. Abbandonato dalla compagna Lisa, a causa di un test sull’affinità di coppia, affitta parte del suo appartamento a Raffaello, professore universitario di filologia romanza che per arrotondare lo stipendio scrive articoli e commenti da odiatore.

Assunto come ciclofattorino dalla multinazionale Fuuber deve adattarsi alla quotidianità di un impiego attraverso cui viene sfruttato e decisamente mal retribuito. In preda alla solitudine accetta di entrare nel programma creato dalla Fuuber stessa per abbinare le persone a personaggi virtuali presenti come ologrammi, tramite una app.


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